Conoscere per proteggere: perché i dati di HEASY contano

Il progetto HEASY nasce proprio da questa consapevolezza: l’urgenza di produrre dati affidabili, integrati e accessibili per proteggere i nostri ecosistemi marini.

Nel contesto attuale di crisi climatica, inquinamento diffuso e perdita di biodiversità, la conoscenza scientifica è uno strumento essenziale per comprendere e affrontare le trasformazioni in atto. Il progetto HEASY nasce proprio da questa consapevolezza: l’urgenza di produrre dati affidabili, integrati e accessibili per proteggere i nostri ecosistemi marini.

Nei suoi primi mesi di attività, HEASY ha attivato una rete di monitoraggio ambientale su scala mediterranea, unendo competenze multidisciplinari e tecnologie innovative. Le attività sul campo, i rilievi subacquei, i campionamenti di acqua, sedimenti e organismi, l’uso di biosensori e l’elaborazione di modelli predittivi rappresentano solo alcune delle azioni messe in campo per osservare da vicino la salute del mare.

A questo si aggiunge l’impiego di strumenti digitali avanzati, come l’intelligenza artificiale per il riconoscimento delle specie e l’analisi delle immagini, insieme a tecniche di metabolomica e indagini sugli effetti dell’inquinamento a livello cellulare e ormonale.

Ma perché tutto questo lavoro è così importante?

Perché ogni dato raccolto contribuisce a costruire un quadro più chiaro dei rischi che minacciano la biodiversità marina. E ogni informazione validata può diventare una base solida su cui fondare decisioni politiche, misure di conservazione e pratiche di gestione sostenibile.

HEASY lavora per creare un ponte tra la ricerca e la società, mettendo a disposizione risultati comprensibili e utilizzabili anche al di fuori della comunità scientifica. Condividere i dati, raccontarli, trasformarli in strumenti di consapevolezza è parte integrante del progetto. Solo così la scienza può davvero generare cambiamento.

Conoscere per proteggere, quindi. Perché solo attraverso l’evidenza possiamo immaginare un futuro più equilibrato, in cui la tutela del mare non sia solo un’urgenza, ma una responsabilità condivisa.

Heasy è un progetto finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, nell’ambito del NBFC – National Biodiversity Future Center – Spoke 1.

Un progetto realizzato da Università degli Studi di Messina, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, Southside Consulting e Cloudia Research.

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